Tailandia, un forte paese in area Asean

La Tailandia si distingue nell'area ASEAN, un mercato che conta 630 milioni di consumatori e dove i dazi tra i Paesi partecipanti sono ridotti al 5%. Fondo Monetario, Banca Centrale e Governo di Bangkok ritengono infatti che nel 2012 la Tailandia crescerà tra il 5,5 e il 7%.

Le elezioni del 2011 vinte dall'UDD hanno posto fine alla fase di instabilità iniziata con il colpo di stato del 2006 messo a segno dal movimento Thai Rak guidato da Thaksin Shinawatra, ancora oggi popolare tra la classe media nonostante i metodi poco trasparenti e lo scarso rispetto dei diritti umani.

Alla crisi finanziaria europea il Paese ha risposto rilanciando la domanda interna per puntare su consumi e investimenti: i salari minimi giornalieri sono stati aumentati e la tassazione delle imprese è stata ridotta al 23% (20% entro il 2013) mentre sono stati stanziati 8 miliardi di dollari per il miglioramento delle infrastrutture pubbliche e opere idriche.

La bilancia commerciale è in surplus, il deficit dei conti dello Stato sotto controllo e il livello di inflazione è pari al 3,5%.

Secondo un recente rapporto stilato dalla Camera di Commercio in collaborazione con Agenzia Radiocor - Il Sole 24 Ore, il settore in più rapida ripresa è quello dell'auto. A Rayong, a sud del Paese, si lavora su tre turni e la produzione di auto e pick up (di cui la Thailandia è il primo produttore mondiale) in aprile ha superato 200.000 unità, con prospettive di chiusura anno a oltre due milioni di unità.

Punto di forza del settore auto, dominato dai grandi produttori giapponesi oltre a una crescente presenza di Ford e Chrysler, sono le oltre 700 aziende che operano nella componentistica auto. Un settore importante per le aziende italiane fornitrici di tecnologie.

A Bangkok si è da poco conclusa Manufacturing Expo 2012, importante manifestazione che ha richiamato 42.862 operatori del settore. Nel discorso inaugurale, il Ministro dell'Industria Pongsawat Sawasdiwat ha parlato del programma governativo di preparare l'industria tailandese alla prossima AEC, la Comunità Economia Asean, ribadendo l'importanza della Tailandia quale capitale dell'area Asean.

Nel corso della manifestazione è stato inoltre siglato un accordo tra l'Associazione per la promozione della subfornitura tailandese (Thai-Subcon), la Federazione delle Associazioni di industrie ingegneristiche e fonderie malesi (Fomfeia), l'Associazione delle industrie di elettronica di Singapore (Aeis), il Dipartimento del commercio di Hanoi, il Centro per la promozione del commercio (HTPC) e l'Associazione delle industrie vietnamite di elettrotecnica (Velina) inaugurando così una collaborazione tra le industrie dell'area Asean.

La prossima edizione di Manufacturing Expo è in calendario dal 20 al 23 giugno 2013 al centro espositivo Bitec.

Oltre la metà delle importazioni Tailandesi dall'Italia (1,2 miliardi di euro nel 2011, +27%) consiste in macchinari. Tuttavia si riscontra una regressione della posizione italiana rispetto a quella di altri Paesi, come Cina e Taiwan (fascia bassa), Corea del Sud (intermedia), Giappone, Germania e Stati Uniti (fascia alta).

Secondo il rapporto Camera di Commercio – Agenzia Radiocor – Il Sole 24 Ore, la UE ha avviato in ritardo le trattative di libero scambio su Asean e Tailandia; inoltre la presenza italiana diretta sul mercato è scarsa, sia in termini di attività produttiva che di servizi postvendita, a eccezione del gruppo Danieli (attrezzature siderurgiche) e ad alcune aziende che operano nel settore delle refrigerazione (banchi per supermercati) e dei materiali e componenti per l'industria ceramica.

In aumento (25-40%) le vendite italiane nei beni di consumo (alimentari, abbigliamento e calzature, arredamento, reperibili nei grandi centri commerciali e nelle catene specializzate, anche se gli operatori stranieri possono solo operare in franchising o con partnership locali.