Plastica, 70% è export

Nel 2017 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma hanno mantenuto un ritmo sostenuto, registrando nei primi nove mesi dell’anno +12% di import e +16% di export.

Amaplast stima un valore di produzione 2017 pari a 4,5 miliardi di euro, superiore ai 4,25 miliardi del 2007.

Gran parte del risultato è dovuto all’andamento positivo delle vendite all’estero, dove è diretto il 70% della produzione: guidano il trend le termoformatrici (+51%), seguite da stampatrici flessografiche (+27%) e attrezzature ausiliarie (mulini, mescolatori ecc), estrusori (+19%), nonché stampi (+18%), che rappresentano un terzo del totale.

In Europa è diretto il 61% della produzione (50% nei Paesi Eu), che segna +20% grazie alle maggiori vendite in Germania (+25%, Spagna (+11%) e Francia (+15%) nonché Russia (+109%). L’export verso l’America cresce del 12%, in risposta alla domanda Nafta (in particolare Usa, Messico ancora in contrazione) e alla vivacità dei mercati sudamericani, con la buona tenuta del Brasile.
In Medio Oriente la tendenza è negativa (-5%), con la contrazione di Iran (-5%) e Arabia Saudita (-34%).

L’export verso l’Estremo Oriente è moderatamente positivo (+4) con variazioni significative, con i mercati di riferimento di Cina (-11%) e India (+1%) non particolarmente brillanti mentre Tailandia, Corea del Sud e Giappone segnano una forte domanda.

Nel primi nove mesi dell’anno si sono rafforzate anche le vendite in Africa (+22%), soprattutto nei Paesi della fascia mediterranea). Tuttavia il continente assorbe meno del 3% dell’export italiano.

In positivo anche il mercato domestico sia in termini di fatturato sia di raccolta ordini. Da un’indagine condotta da Amaplast, il 55% del campione considera la propria attività migliorata rispetto allo scorso anno.