Investimenti esteri, innovazione, R&S e capacità imprenditoriali sono le leve sulle quali scommette la Slovenia per il proprio piano strategico 2012-16, con la promessa di facilitare le esportazioni e innalzare il livello dell'industria dell'ospitalità.

A guidare e integrare questo percorso, che ruoterà intorno allo sviluppo sostenibile, sarà la neo-nata Spirit Slovenija, un'agenzia pubblica sorta dall'unione di tre istituzioni pubbliche (Agenzia Pubblica per l'Imprenditoria e gli Investimenti Esteri, Organizzazione Turistica Slovena e Agenzia Slovena per la Tecnologia) con l'obiettivo di accrescere la competitività del paese agendo sui rispettivi settori.

La vicinanza all'Italia e l'appartenenza, insieme ad Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia e Serbia-Montenegro, alla cosiddetta Macroregione Adriatico-Ionica, di cui peraltro fa parte anche l'Italia, rende la Slovenia un partner interessante per la cooperazione transnazionale, con cui consolidare rapporti economici sviluppando regole precise su problemi condivisi.

Su questo tema si è espresso l'ambasciatore sloveno Iztok Mirosic, che martedì 5 febbraio ha sottolineato gli ambiti di cooperazione di entrambi i paesi che, a suo dire, saranno i veri protagonisti nel 2014, anno del semestre di presidenza italiana della Unione europea: "Sono numerose le azioni comuni nell'ambito dei collegamenti e dei trasporti, a cominciare dai porti adriatici fino alle reti moderne transeuropee."

La Macroregione Adriatico-Ionica è un progetto di ampio respiro, integrato a livello europeo, che mira a consolidare la cooperazione economica spaziando su più settori, quali ambiente, energia, trasporti, pesca e gestione costiera, sviluppo rurale, turismo, cultura e cooperazione universitaria, protezione civile e cooperazione tra piccole e medie imprese. In Italia l'adesione è stata sottoscritta a livello regionale da Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.