Brasile: settore auto in continua crescita
Il mercato autoveicolistico brasiliano è il 4° al mondo in termini di dimensioni dopo Cina, Usa e Giappone, con enormi potenzialità di crescita: il tasso di motorizzazione del Paese è di soli 7,5 abitanti per autovettura quando in Italia circolano 606 veicoli ogni 1000 abitanti, pari a 1,6 abitanti per veicolo.
Nel 2012 le vendite di autoveicoli in Brasile hanno raggiunto i 3,8 milioni di unità (+ 4,6 % rispetto al 2011), di cui 2,8 milioni di vetture passeggeri e 1 milione di veicoli commerciali.
In Brasile sono presenti una ventina di industrie automobilistiche a livello mondiale (BMW, Chery, Ford, Fiat, General Motors, Hunday, Nissan, Toyota, Volkswagen) quale risultato di importanti investimenti industriali, che rendono il Paese il 7° produttore mondiale di autoveicoli.
La classifica 2012 dei principali costruttori mondiali di autoveicoli è guidata dalla Cina (19,3 milioni di unità prodotte), seguita da USA (10,3 mil.), Giappone (9,9 mil.), Germania (5,6 mil.), Corea del Sud (4,6 mil.), India (4,1 mil.).
Nel 2012 il Brasile ha prodotto 3,34 milioni di veicoli, quasi il doppio rispetto al 2000 (1,69 mil.), quando il Paese si posizionava al 12° posto nella classifica mondiale dei costruttori. Dal 2005 al 2011, gli investimenti nell'industria autoveicolistica brasiliana sono cresciuti da 1 a 5 miliardi di dollari, mentre la manodopera occupata è passata da 94 a 130 mila addetti.
La Fiat ha mantenuto nel 2012 la leadership del mercato brasiliano degli autoveicoli leggeri col 23,1 % di quota (era il 22 % un anno prima), seguita da Volkswagen (21,3 % vs. 20,5%) e GM (17,7 % vs. 18,5 %). Le vendite Fiat Brasile di autovetture, oltre 679 mila, risultano in crescita del 13,8 %, mentre quelle di veicoli commerciali sono ammontate a circa 159.000, l'1 % in più rispetto ai volumi di vendita del 2011.
Il notevole afflusso di investimenti industriali nel Paese e la conseguente crescita dei volumi produttivi di autoveicoli sospingono in aIto il mercato brasiliano della componentistica, che movimenta circa 3,8 miliardi di euro all'anno. I principali Paesi fornitori di componentistica auto per il Brasile sono gli Stati Uniti (12,8%), la Germania (12,4%), il Giappone (11,4%) e la Cina (7,9%). Con una quota del 5,8%, l'Italia occupa la nona posizione tra i principali fornitori del Brasile in tale comparto. Nel corso del 2012, l'Italia ha esportato verso il Brasile "parti ed accessori per autoveicoli e loro motori" per un controvalore di 487 milioni di euro.
Nel prossimo biennio si prevedono importanti investimenti in Brasile da parte di costruttori anche cinesi, rendendo il mercato sempre più competitivo, ma con una domanda in aumento fino a tutto il 2015, favorita anche dai piani governativi di ammodernamento infrastrutturale. Il Governo brasiliano, attraverso l'imposizione di dazi doganali all'importazione (a eccezione dei Paesi Mercosur e Messico) favorisce l'insediamento di nuovi siti produttivi.
Per il periodo 2013 – 2017. l'esecutivo brasiliano ha varato il Piano Inovar Auto, finalizzato a valorizzare e potenziare l'industria automobilistica nazionale. Grazie a tale piano, le case automobilistiche presenti nel Paese potranno usufruire dei vantaggi fiscali, previsti per veicoli con ridotti consumi ed emissioni di gas e che adopereranno componenti costruiti in Brasile o nel Mercosur, e che investiranno in ricerca ed innovazione.
(Fonte: ICE)
Ad Automec 2013 le aziende italiane hanno esposto nell'ambito di una collettiva ICE e in una isola di più piccole dimensioni. Nella collettiva erano presenti Air Cab, C.E.A.M., Farad – Elledi, Fiac Air Compressors, Gammaplast, Gc Thermical Components – General Cab Italia, Giuliano Industrial, Metelli, Ocap International, Omp – Officine Meccaniche Piemontesi, Sirena, Tecnotrasmissioni e Vitobello Ricambi. Nell'altra isola hanno esposto Errecom, SPI Motori e Vibac