Il Pakistan scalpita

Piantina Pakistan

Con quasi 190 milioni di abitanti, il Pakistan registra una crescita del ceto medio e PIL in crescita del 5,5% nel 2015.

La forte carenza abitativa che ha caratterizzato l’ultimo decennio è stimata in oltre 8 milioni di unità, in crescita di 300.000 unità all’anno. Per far fronte a questa emergenza, il governo ha varato le linee guida ‘Housing for All’ e creato nel 1990 una fondazione con l’obiettivo di assegnare abitazioni di proprietà ai dipendenti governativi, programma che nell’arco di cinque anni ha portato alla costruzione di 16.000 alloggi a Islamabad e all’assegnazione di circa 4000 lotti per costruzioni personalizzate. I provvedimenti per dare nuovo slancio al settore prevedono la riduzione di imposte e tasse sull’importazione di materiali costruttivi, macchinari e attrezzature; digitalizzazione dei documenti comprovanti la proprietà e accordo di libero scambio (FTA) con la Cina.

Si parla di investimenti esteri per USD 43 miliardi nelle isole Bin Qasim, USD 68 miliardi sul progetto New City di Hawksbay a Karachi e di altri mega progetti abitativi a Lahore, Gwadar, Mangla e DHA Karachi nonché Islamabad. Altri progetti per lo sviluppo delle infrastrutture prevedono la costruzione di sottopassi, autostrade, tunnel, dighe e strade.

In particolare la cittadina di Gwadar, dove si sta ultimando la costruzione di un’area portuale strategica per il Paese, offre numerose opportunità di investimento per la realizzazione di magazzini e depositi di servizio al porto, hotel, motel, industria di trasformazione ittica, elaborazione dati, società export, telecomunicazioni, reti stradali, oltre alla costruzione di un aeroporto e di una linea ferroviaria nonché della Zona Economica a statuto speciale.

Lo stato del Belucistan è inoltre ricco di marmo, onice e granito tuttavia le tecnologie minerarie arretrate non ne consentono la lavorazione atta all’esportazione. Per questo motivo il governo ha ideato una ‘Marble City’ su una superficie di 600 acri assegnando lotti per costruire aziende che operino nel settore, anche in joint venture con investitori esteri in conformità con standard internazionali.

Altro settore strategico per il governo pakistano è l’industria del mobile, che potenzialmente potrebbe esportare arredi per USD 1 miliardo all’anno, attualmente essenzialmente prodotti a Chiniot, Gujarat, Peshawar, Rawalpindi e Karachi. L’obiettivo sarebbe raggiungibile con un training adeguato, ammodernamento delle attrezzature, creazione di un istituto professionale e di un laboratorio prove secondo standard internazionali.

La State Bank of Pakistan riporta un calo degli investimenti esteri diretti (FDI) nel periodo luglio-novembre 2016, scesi a $ 460 milioni rispetto a $840 del medesimo periodo 2015, essenzialmente a causa della crisi energetica e dell’incertezza politica. Secondo The Express Tribune, nei primi cinque mesi dell’anno fiscale 2016-17 il primo investitore estero è stato la Cina ($157 milioni), seguito dalla Turchia ($126 milioni) e dagli USA ($61 milioni), entrambi con investimenti in crescita significativa rispetto all’anno precedente. A beneficiare maggiormente sono stati i settori energia ($394 milioni), elettronica ($126 milioni), oil & gas ($62 milioni), servizi alla persona ($46 milioni).

Per far fronte alla crisi energetica è stata approvata la costruzione di impianti a carbone, idroelettrici, a gas e a ciclo combinato, con generazione elettrica entro la metà del 2017.

Grandi speranze si nutrono per il Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC), un’iniziativa cinese per $46 miliardi che dovrebbe collegare la Cina con il Mar Arabico attraverso il Pakistan, grazie alla quale è prevista la costruzione di infrastrutture e migliorie ai settori dell’energia e dei trasporti.

Nel 2015 le aziende italiane hanno esportato in Pakistan per 439,6 milioni di euro (+4,3% rispetto all’anno precedente); la meccanica strumentale ha esportato per il 44% del totale, seguita da chimica (15%), apparecchi elettrici (7%), gomma e plastica (6%), metalli (5%). Per SACE i settori che presentano maggiori opportunità sono la meccanica strumentale, tessile e abbigliamento, energia, infrastrutture ed energie rinnovabili.

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