Sanità: verso la stampa 3D
L’assistenza personalizzata sembra essere il futuro del servizio sanitario, che si potrà avvalere di tecnologie avanzate, come stampa 3D, robotica, realtà aumentata e intelligenza artificiale, ma anche di più ampio accesso ai dati personali, necessari per garantire diagnosi e cure migliori.
Una recente indagine, commissionata da Epson a FTI Consulting e finalizzata a testare l'accettazione della tecnologia da parte di 17 esperti di settore e di oltre 7.000 operatori europei, ha evidenziato come il 72% dei professionisti intervistati ritenga che la stampa 3D e la stampa organica/biologica potrebbero ridurre i tempi di attesa per gli interventi chirurgici. Un ulteriore 70% afferma che in questo modo aumenterebbe anche il successo degli interventi stessi e delle cure.
La realtà aumentata è considerata rivoluzionaria, con il 45% concorde nel ritenere che cambierebbe il modo in cui si svolge la formazione chirurgica. Importanti anche i robot, ai quali potrebbero essere affidate le cure sanitarie per lasciare al personale medico le mansioni più qualificate.
Un maggiore accesso ai dati dei pazienti da parte dei professionisti sanitari migliorerebbe l'erogazione delle cure favorendo la condivisione delle conoscenze sul campo grazie all'accesso remoto e alla collaborazione virtuale, rese possibili grazie alla tecnologia.
Sono però emerse problematiche legate alla privacy dei dati, tempi/costi, etica e responsabilità, che potrebbero rallentare o bloccare l'implementazione della tecnologia.
Epson è specializzata in soluzioni tecnologiche avanzate, tra cui dispositivi indossabili, robot, stampanti e soluzioni di visual imaging per applicazioni medicali.