Vietnam, export 2020 a 1.340 milioni euro
Il Vietnam si presenta come un Paese stabile, con PIL 2016 in crescita del 6,2%, manodopera di qualità a costi competitivi, sempre più aperto a investimenti esteri (12,6 miliardi di dollari nel 2016) che favoriscono la crescita del manifatturiero.
Per SACE entro il 2020 le esportazioni italiane in Vietnam saliranno a 1.340 milioni di euro.
Dal 1995 il Vietnam è parte dell’Asean (Associazione delle nazioni del Sud-Est Asiatico), i cui Paesi membri hanno ratificato a dicembre 2015 la Comunità Economica Asean (AEC), che prevede dal 2018 la libera circolazione delle merci tra i dieci Paesi aderenti (Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia, Vietnam).
Nel gennaio 2018 entrerà inoltre in vigore l’accordo di libero scambio con i Paesi Ue, con la conseguente rimozione del 99% delle attuali barriere tariffarie, determinando nuovi scenari per le aziende che operano nei settori automotive, macchinari e arredamento.
Sono inoltre consentite le importazioni temporanee per manifestazioni promozionali e fieristiche.
Tra i settori che maggiormente beneficeranno del trend positivo figurano infrastrutture e costruzioni, energie rinnovabili e tecnologie ambientali, meccanica, medico e farmaceutico.
Il piano governativo di opere strategiche, in vigore dal 2015, prevede la modernizzazione e ampliamento delle reti stradali e ferroviarie nonché delle infrastrutture portuali e aeroportuali oltre allo sviluppo del trasporto metropolitano ad Hanoi e Ho Chi Minh City e la realizzazione di reti di distribuzione elettrica e idrica, per un importo previsto di oltre 100 miliardi di dollari nel triennio 2017-20.
Le energie rinnovabili sono monitorate attentamente dal governo quale soluzione per affrontare il forte aumento dei consumi elettrici (+56,5% nel periodo 2010-15). Oltre a investimenti nell’eolico saranno sviluppati fotovoltaico e idroelettrico per portare la produzione da rinnovabili dall’1% al 10% entro il 2030.
Tra le priorità figura anche la protezione ambientale in risposta all’urbanizzazione e industrializzazione, in particolare per contenere le perdite della rete idrica e migliorare la depurazione delle acque reflue così come per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti industriali e pericolosi.
In ambito manifatturiero per SACE le opportunità sono più marcate per i macchinari per lavorazione di pelle e calzature, trasformazione alimentare, lavorazione di gomma e plastica, macchine tessili.
A oggi sono 68 le imprese vietnamite a partecipazione italiana, attive nei settori mezzi di trasporto, automazione e alimentare, in gran parte localizzate nelle due aree metropolitane di Hanoi e Ho Chi Minh.
Tra le italiane figurano Perfetti (oltre 1.900 addetti), Piaggio (oltre 400 addetti) e Menarini (190 addetti).