Corea, olimpiadi high-tech con i robot
Per la Corea del Sud le Olimpiadi invernali rappresentano un’opportunità per dimostrare il livello altamente tecnologico del Paese.
In questi giorni sul territorio si contano infatti 85 robot di 11 tipi per fornire informazioni su programmi, trasporti e attrazioni turistiche ma anche per attività di servizio, come le pulizie, e di supporto alle persone che si recano a PyeongChang.
Il recente rapporto della IFR (Federazione Internazionale di Robotica) evidenzia come anche nel 2017 la Corea sia leader indiscusso a livello mondiale per numero di robot industriali installati (631). Tra i primi dieci Paesi a livello mondiale, dopo la Corea figurano Singapore (488), Germania (309), Giappone (303), Svezia (223), Danimarca (211), USA (189), Italia (185), Belgio (184), Taiwan (177).
Il rapporto IFR World Robotics 2016 riportava dati più contenuti: in Corea installate 531 unità ogni 10.000 addetti, a Singapore 398 unità e in Giappone 305 unità.
L’automazione della produzione è dunque in forte accelerazione a livello globale, con una media di 74 robot ogni 10.000 (69 unità nel 2016). La densità media in Europa è di 99 unità, che scendono a 84 in Ameria e a 63 in Asia.
Oggi la Cina si posiziona al 23° posto nella classifica mondiale per densità di robot (25 unità nel 2013, 68 nel 2016). Il governo cinese intende risalire posizioni per arrivare entro il 2020 tra i primi dieci Paesi (150 unità) puntando anche alla vendita di 100.000 robot industriali prodotti internamente.
La Corea è il secondo maggiore mercato di robotica industriale (24%) davanti al Giappone (22%).
Nel periodo 2016-2019 la fornitura di robot industriali in Corea dovrebbe crescere del 5% annuo.
Il mercato coreano della robotica è passato da 1 trilione di won nel 2009 a 7 trilioni nel 2017, segnando una crescita rapida dei robot industriali e sociali, con l’interazione di IoT, big data e intelligenza artificiale (IA).
Per KOMMA (Associazione dei costruttori coreani di macchine utensili), nel 2018 l’industria della macchina utensile dovrebbe crescere del 3% grazie alla maggiore domanda dell’industria di prodotti al consumo, in particolare dei semiconduttori e della filiera che fa capo alla cosiddetta 4° rivoluzione industriale.
Si prevede un incremento del 6% delle esportazioni e del 10% delle importazioni: il maggiore investimento dell’industria domestica dovrebbe contribuire all’aumento dell’import di macchine utensili.
Da un’indagine KOMMA emerge che la maggior parte delle imprese associate è ottimista sullo sviluppo del settore: oltre il 42% prevede un aumento del fatturato dell’8,5%, con la domanda interna a +9.8% e l’export a +7,2%.