America Latina, bene il Brasile
L’economia dei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi è destinata a crescere del 2% nel 2018 e del 2,5% nel 2019 dopo avere messo a segno +1% nel 2017.
A trainare la crescita sarebbero le maggiori economie della regione, il Brasile e l’Argentina, che si prevede si rafforzino ulteriormente di pari passo con i maggiori investimenti e il miglioramento del mercato del lavoro.
Da segnalare, in particolare, la crescita del 9% delle importazioni brasiliane nel 2017 rispetto al 2016, ancora più significativa se confrontata al calo del 20% registrato nel 2016 rispetto al 2015. La situazione brasiliana è in evoluzione anche in termini di Paesi partner: nel 2016 la classifica era guidata dagli Stati Uniti, sorpassati nel 2017 dalla Cina (+17%). Sono poi cresciute a doppia cifra le importazioni da Messico (+20%), Cile (+20%), India (+19%), Spagna (+11%), Russia (+31%), Algeria (+43%), Vietnam (+37%) e Taiwan (+22%).
Tra le industrie e i prodotti più performanti in Brasile si distinguono: industria automobilistica e progettazione automotive (+11%, con ottimi risultati per pneumatici a +39%); costruzioni (+8%, con utensili manuali a +29%); servizi per industria alimentare e ospitalità (+28%); materie plastiche (+11%, con le macchine per stampaggio a +28%).
Secondo il recente rapporto “World Economic Situation and Prospects 2018” delle Nazioni Unite, in progressivo miglioramento saranno anche le economie di Paraguay e Bolivia, Cile e Perù. In lieve miglioramento la Colombia mentre il Venezuela non sembra avere ancora terminato il periodo di contrazione. Nel 2018 il PIL di Messico e America Centrale (+ 2,5% nel 2017) dovrebbe segnare + 2,4% grazie al commercio con gli Usa e ai maggiori consumi. Repubblica Dominicana, Nicaragua e Panama saranno le economie in più rapida crescita grazie a dirompenti consumi privati, investimenti pubblici ed espansione del settore turistico. Ancora debole invece l’economia dei Caraibi di lingua inglese (+0,2% nel 2017) a causa delle minori esportazioni in alcuni Paesi della regione mentre gli uragani abbattutisi a fine 2017 hanno causato danni ingenti e influito sul turismo del Paese.
In America Latina l’incertezza politica rappresenta tuttora un rischio elevato così come protezionismo e questioni geopolitiche nonché il rallentamento della Cina, importante Paese di destinazione dell’export dei Paesi sudamericani. A fare le spese è il mercato del lavoro: la disoccupazione nelle città è passata dall’8,9% nel 2016 al 9,4% nel 2017. Tuttavia dati e tendenze differiscono sensibilmente nei diversi Paesi. Nel 2016 la disoccupazione in Brasile è salita in maniera consistente fino a raggiungere il livello record del 13,7% a marzo 2017, per poi diminuire progressivamente secondo una tendenza che proseguirà fino al 2019. In Messico il mercato del lavoro è migliore, con punte di disoccupazione del 3,2% grazie all’attività del settore privato.