ASEAN, un fondo per gestire i rifiuti di plastica
Il 90% in volume del commercio mondiale (oltre il 40% in valore) viene trasportato per via marittima, il 61% del petrolio viene distribuito via mare e la vita di milioni di persone dipende dalla pesca.
In occasione della 5° Our Ocean Conference (OOC) a Bali, in Indonesia, il presidente Joko “Jokowi” Widodo ha auspicato che il mondo intero recepisca la rivoluzione mentale indonesiana per affrontare le sfide per la gestione sostenibile degli oceani adottando provvedimenti radicali per trovare soluzioni al progressivo degrado globale e assicurare un ambiente migliore anche in tema di sicurezza basando le politiche marittime su norme e regolamenti internazionali.
Tra le sfide da affrontare c’è la criminalità: secondo la FAO nel 2014 la pesca illegale in acque indonesiane è stata pari a 26 milioni di tonnellate, per un valore da 10 a 23 miliardi di dollari. E la distruzione dell’ambiente marittimo prosegue rilevando la presenza di rifiuti di plastica, inquinamento idrico e danni alla barriera corallina.
Proprio per prevenire la dispersione dei rifiuti negli oceani è stato creato il piano di Circulate Capital con l’obiettivo di raccogliere 100 milioni di dollari da destinarsi a società e infrastrutture per la gestione e il riciclo integrati dei rifiuti nell’Asia del Sud e del Sud-Est, regioni che non dispongono delle infrastrutture necessarie.
Dow, che ha aderito al piano, donerà nel prossimo biennio un milione di dollari a Ocean Conservancy a sostegno della raccolta di rifiuti e delle soluzioni di riciclo nei paesi del Sudest asiatico