Macchine utensili, incrementi a doppia cifra nel 2018
Per l’industria italiana della macchina utensile, automazione e robotica il 2018 si chiuderà con incrementi a doppia cifra.
La produzione è infatti salita a 6.900 milioni di euro (+13,4%), con consegne all’estero per 3.630 milioni (+7,2%) e sul mercato interno per 3.270 milioni (+21,1%).
Secondo l’elaborazione UCIMU su dati Istat nei primi otto mesi dell’anno i principali Paesi di destinazione dell’export italiano sono stati Germania (246 milioni, +11,6%), Cina (237 milioni, +7,1%), Stati Uniti (223 milioni, +9,5%), Polonia (143 milioni, +49,8%), Francia (135 milioni, -4,6%). Non sono disponibili dati più aggiornati.
In termini di consumo si registra una crescita del 25,9% a 5.620 milioni di euro, di cui l’import pesa per 2.350 milioni.
Il valore complessivo del fatturato, qui oltre alle macchine utensili si conteggiano anche parti, utensili e controlli numerici, ha superato i 9 miliardi di euro.
Nel 2019 UCIMU prevede un ulteriore aumento della produzione (+2%) a 7.040 milioni, trainata dalle esportazioni che dovrebbero toccare quota 3.810 milioni (+5%). La domanda interna si dovrebbe arrestare a 5.630 milioni (+0,2%) con ripercussioni sia sulle consegne interne (3,230 milioni, -1,2%) sia sull’import (2.400 milioni, +2,1%) che ne risulta avvantaggiato.
Nel 2019 il dato di export crescerà di un punto percentuale a 54,1%.
Alla conferenza stampa di fine anno, Massimo Carboniero, presidente UCIMU, ha evidenziato come solo la metà delle imprese metalmeccaniche italiane abbia fatto investimenti nel periodo compreso tra il 2017 e la prima parte del 2018. Per questo motivo auspica che le misure incentivanti proseguano anche in futuro.