Quanto vale l'eolico?
Il mercato globale dell'elico vale 2,9 miliardi di euro.
Sono i costruttori europei a detenere la leadership tecnologica soprattutto in campo offshore mentre la posizione cinese non è facilmente classificabile.
Negli ultimi anni il settore ha subito profonde trasformazioni consolidandosi di pari passo con la riduzione dei player sul mercato: a fine 2019 i cinque principali costruttori contavano per circa il 60% della domanda di materiale in peso, un volume talmente consistente da attrarre svariati fornitori di materiali.
Il mercato onshore, nonostante confermi questa tendenza, è più frammentato rispetto a quello offshore.
Tra le tendenze in atto si rileva l’aumento della lunghezza dovuto sia alla maggiore domanda di eolico offshore sia alla domanda di eolico onshore in aree a bassa velocità del vento.
La progettazione e la ricerca di nuovi materiali nonché le lavorazioni sono dunque diventate strategiche per massimizzare la resa riducendo il peso complessivo delle pale. A crescere è anche la domanda di materiali ad alte prestazioni, dalle fibre rinforzate alle resine fino agli adesivi e ai rivestimenti.
Nel biennio 2017-2019 la domanda di materiali per la produzione di turbine eoliche è cresciuta a un ritmo del 12,5% in peso, cui hanno contribuito in particolar modo Asia e America Settentrionale. Le previsioni indicavano il picco produttivo nel 2020 prima della brusca frenata dovuta alla pandemia.
Le conseguenze della pandemia riflesse nelle esperienze dei player principali sono approfondite nel recente studio Material usage in wind turbine blades – The global market 2020 pubblicato da AMI, che affronta le tematiche legate alla concorrenza tra costruttori di turbine eoliche con ripercussioni su prezzi e strategie commerciali.
Nel rapporto sono indicati, tra l’altro, i consumi di ciascun costruttore di turbine, suddivisi per tipologia di materiale e per area, così come la dimensione e il posizionamento dei maggiori costruttori nonché dei fornitori di materiali.