Bangladesh, l'8 piano quinquennale guarda al reddito
A fine 2020 il Bangladesh ha approvato l’8° piano quinquennale a copertura del periodo luglio 2020 – giugno 2025.
Si prevede che entro il 2025 il PIL cresca dell’8,51% grazie a un investimento lordo pari al 36,59% del PIL e a investimenti privati per il 27,35%. Le iniziative intendono favorire la crescita inclusiva e, allo stesso tempo, contenere l’incidenza della povertà al 15,6% e la povertà estrema al 7,4%.
La prima ministra Sheikh Hasina del partito Awami League guida infatti il Paese verso la transizione a un reddito medio-alto (UMIC) come dal piano Vision 2041 (Perspective Plan 2041 – PP2041) con l’obiettivo di eradicare la povertà estrema entro il 2031 per raggiungere lo status di Paese ad alto reddito (HIC) entro il 2041.
I temi centrali dell’8° piano quinquennale (8FYP) riguardano l’accelerazione della crescita del PIL, la creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà e delle disuguaglianze, l’inclusività, lo sviluppo sostenibile in contrasto ai cambiamenti climatici nonché l’accompagnamento del Paese verso un reddito medio-alto entro il 2031.
Principali motori della crescita saranno i servizi e la produzione mentre l’efficacia del piano sarà monitorata attraverso risultati quantitativi e 104 indicatori DRF (Development Results Framework).
Per perseguire la crescita saranno implementate strategie in svariati ambiti: lavoro intensivo e produzione orientata all’export, diversificazione agricola, impulso a micro e PMI, ammodernamento del settore servizi, imprenditoria ICT secondo la 4° rivoluzione industriale, lavoro estero.
Nel Bangladesh il settore manifatturiero è cresciuto grazie all’espansione dell’export di capi confezionati (RMG), che ha contribuito alla crescita del PIL e creato 4 milioni di posti di lavoro. Tuttavia, in un’ottica di diversificazione del manifatturiero, l’8FYP darà priorità ad altri settori industriali, quali prodotti alimentari trasformati, pellami e calzature, illuminotecnica e farmaceutica. Gli investimenti nel manifatturiero saranno incentivati attraverso una riforma degli investimenti. Per le importazioni saranno privilegiati i beni di consumo a forte domanda.
Nel 2015 il Bangladesh è passato dalla classificazione della Banca Mondiale dei Paesi a basso reddito (LIC) a quella dei Paesi a reddito medio-basso (LMIC); nel 2018 ha raggiunto i criteri stabiliti dall’ONU per passare dall’elenco dei Paesi Meno Sviluppati (LDC) ed essere considerato Paese in via di sviluppo, passaggio che dovrebbe concretizzarsi formalmente nel 2024.