La digitalizzazione delle fiere
Senza dubbio il settore fieristico è stato messo a dura prova dalla pandemia, tra quelli più penalizzati da restrizioni e lockdown.
All'intuizione che occorreva un'alternativa urgente, gli organizzatori fieristici hanno risposto con piattaforme virtuali, pensate per fare incontrare domanda e offerta.
Non sempre è stato un successo perché le imprese vocate all'export non intendono rinunciare alle fiere fisiche e disdegnano gli eventi virtuali. Analizziamo questa tendenza e valutiamone le opportunità.
LE SOLUZIONI 'MISTE'
Negli ultimi mesi sono stati fatti enormi passi avanti, gli eventi sono rapidamente evoluti e ora vengono proposte soluzioni miste, fisiche-virtuali, quindi ibride, con mini stand e hostess per accogliere il visitatore e tanti servizi inclusi, fino a un anno fa decisamente impensabili. In caso di restrizioni al viaggio dovute alla pandemia, gran parte degli organizzatori fieristici ora offre l'opportunità di passare gratuitamente dalla modalità in presenza a quella da remoto, rimborsando l'eventuale differenza già pagata in eccesso o dovuta per contratto. Una soluzione che permette di presenziare all'evento anche se impossibilitati a partecipare fisicamente e senza peraltro perdere l'investimento. E si può partecipare ai bandi e ottenere contributi per l'internazionalizzazione.
COSA SONO LE FIERE 'IBRIDE'
Nel settore fieristico quasi tutti gli eventi si svolgono ora in modalità ibrida oppure prevedono un evento virtuale che precede quello in presenza. Un'iniziativa introdotta non per tanto per scelta ma in risposta a un'esigenza dell'espositore, costretto a restrizioni di viaggio e quarantene e, sovente, privo di rappresentante locale.
NON SOTTOVALUTARE I VANTAGGI
Le imprese che ambiscono a espandersi oltre i confini europei oppure che intendono rafforzare la propria presenza nei mercati emergenti dovrebbero analizzare questa tendenza e leggerne le opportunità: presenziare da remoto (zero spese di viaggio, seduti alla propria scrivania), farsi un'idea del mercato locale, zero rischi (né quarantene), pacchetti di partecipazione diversificati e interessanti, costi contenuti anche con il mini stand e - talvolta - hostess bilingue, report giornalieri di vendita e persino isole (country pavilion) di stand ibridi. Ovviamente le postazioni sono dotate di laptop, connessioni internet, cuffie per le chiamate e la messaggistica istantanea...
QUALE FUTURO CI ASPETTA?
Tutto questa evoluzione del settore è parte del processo di digitalizzazione che la pandemia ha solamente accelerato. Probabilmente il 2021-22 consoliderà questa tendenza e le fiere ibride saranno ritenute ideali per esplorare nuovi mercati e fare i primi contatti.
Go lite propone un'ampia scelta di eventi ibridi, fisici e virtuali organizzati da primarie società internazionali, enti e associazioni, per svariati settori manifatturieri e Paesi emergenti. Inoltre offriamo a servizi di consulenza per la promozione e comunicazione aziendale in modalità tradizionale e digitale.
maricro