Tailandia, verso un’economia 4.0
La Tailandia ha intrapreso un ambizioso cammino verso un modello economico definito Thailand 4.0, che passa dalla ristrutturazione dell'industria tradizionale e dell'agricoltura a una visione robotizzata, con manodopera qualificata, alla creazione di smart farmer e smart cities per primeggiare in area ASEAN.
La strategia di Thailand 4.0 prevede di svincolarsi dai modelli di sviluppo economico del passato, basati su agricoltura (Thailand 1.0), industria leggera (Thailand 2.0) e industria avanzata (Thailand 3.0) per abbracciare un concetto globale, fondato su principi di prosperità, sicurezza e sostenibilità.
L’obiettivo della prosperità economica mira a realizzare un’economia basata sul valore, trainata da innovazione, tecnologia e creatività, grazie a investimenti pari al 4% del PIL in R&S, crescita del 5-6% in cinque anni, aumento dei redditi pro-capite da 5.470 USD a 15.000 USD entro il 2032. Secondo il principio del benessere sociale, la Tailandia intende ridurre la disparità sociale da 0,456 del 2013 allo 0,36 nel 2032, modificando radicalmente il sistema previdenziale nel prossimo ventennio e trasformando 20.000 nuclei familiari in Smart Farmer, coltivatori intelligenti, nel prossimo quinquennio. L’obiettivo dell’innalzamento dei valori umani consiste nel trasformare il popolo tailandese in persone competenti innalzando l’indice HDI da 0,7222 a 0,8 e facendo rientrare, nel prossimo ventennio, almeno cinque università nella classifica dei primi 100 istituti accademici a livello mondiale. Nell’ambito della protezione ambientale, la Tailandia mira ad avere un ruolo attivo nel cambiamento climatico quale economia a basse emissioni in modo che almeno 10 città siano considerate tra le più vivibili al mondo.
La visione di Thailand 4.0 è dunque ampia e ambiziosa. E’ strutturata in cinque punti principali che riguardano popolazione, industria, imprenditoria, rafforzamento di cluster e province, integrazione completa nell’ASEAN e nella comunità globale.
Il secondo punto nell’agenda di governo riguarda proprio cluster tecnologici e industrie secondo un obiettivo a lungo termine per sviluppare 10 industrie future in due passaggi: primo passo sarà il miglioramento di 5 industrie esistenti nei settori automotive, elettronica smart, turismo del benessere e medico, agricoltura e biotecnologie, food for the future; il passo successivo consiste nello sviluppo di 5 nuove industrie a sostegno della competitività futura: robotica, aviazione e logistica, biocarburanti e biochimici, digitalizzazione, hub medicale. Per favorire investimenti nelle 10 industrie esistenti, il governo ha messo a punto un piano incentivante, come esenzione dalla tassazione aziendale per 13 anni in caso di utilizzato di tecnologie avanzate o attività di R&S, ma anche esenzione di dazi doganali sull’importazione di macchinari e materie prime.
Il vantaggio competitivo in ambito ASEAN sarà costruito su 5 gruppi tecnologici integrati: Dispositivi Smart e Robotica – Meccatronica, affinché la Tailandia si posizioni quale leader dell’area ASEAN nei sistemi automatici, robotica industriale e di servizio; Digitalizzazione, IoT (Internet of Things), AI (Intelligenza Artificiale) e Tecnologie Integrate, usando strumenti digitali e IoT quali piattaforme per accrescere produttività, qualità e innovazione nei settori di agricoltura, industria, servizi ed istruzione; Prodotti Alimentari, Agricoltura e Biotecnologie; Salute, Benessere, Biomedicale; Creatività, Cultura e Servizi ad Alto Valore.
I 5 cluster tecnologici e le relative industrie potranno contare su manodopera istruita e altamente specializzata mentre l’ecosistema della ricerca sarà totalmente ripensato rendendo le organizzazioni di ricerca indipendenti dalla politica. Le università costituiranno la base per lo sviluppo di tecnologia e innovazione, in collaborazione con le università internazionali, mentre la ricerca nazionale potrà beneficiare di un network nazionale e internazionale.
maricro