E’ libero scambio tra Europa e Giappone
Siglato il 17 luglio l’accordo di libero scambio tra Giappone e UE, destinato a favorire il commercio internazionale grazie alla rimozione delle barriere esistenti e all’agevolazione di imprese e investitori europei.
Il Jefta, che deve ancora essere ratificato per entrare in vigore nel primo trimestre 2019, prevede infatti la rimozione del 94% dei dazi sulle importazioni dalla UE della quasi totalità dei dazi imposti dall’Europa sull’import di beni giapponesi.
Le imprese europee avranno inoltre accesso agli appalti pubblici di 48 città giapponesi.
Secondo le stime della Commissione europea, nel 2017 le imprese europee hanno esportato beni per quasi 61 miliardi di euro. In seguito all’accordo l’export UE verso il Giappone dovrebbe crescere del 13,2% (13,5 miliardi di euro).
Per l’Italia il Giappone, 120 milioni di abitanti con reddito medio elevato, è il sesto partner commerciale, con circa 15 mila imprese esportatrici nel Paese.
Nel 2017 abbiamo esportato in Giappone beni per 6,5 miliardi (+9% rispetto al 2016) e importato per poco più di 4, con un surplus commerciale di oltre 2 miliardi di euro: esportiamo prodotti alimentari per circa 1 miliardo di euro, prodotti tessili e moda (1,5 miliardi), macchinari industriali, prodotti farmaceutici e chimici.
Secondo SACE, elettronica, gioielli e alta moda, apparecchi elettrici, meccanica strumentale, mezzi di trasporto e arredamento rappresentano opportunità per le imprese italiane.