Vietnam, al traino del cambiamento climatico
Il Vietnam è considerato il Paese in maggiore crescita del Sud-Est Asiatico, al 69° posto su 190 nella graduatoria Doing Business 2019 della Banca Mondiale.
Per PwC entro il 2050 diventerà la 20° maggiore economia grazie all’introduzione di riforme economiche sostenibili, il rafforzamento delle basi macroeconomiche, le istituzioni pubbliche e l’istruzione di massa.
La capitale Hanoi è al nord del Paese ma è Ho Chi Minh City, al sud, il vero centro commerciale.
Con una popolazione di 95,5 milioni di abitanti, il Vietnam registra una crescita costante del PIL (mediamente +6,4%), con una previsione di +6,5% nel 2019 (fonte FMI). I vietnamiti sono sufficientemente tecnologici, considerando che nel 2017 erano in 29 milioni a possedere uno smartphone (+40% entro il 2021) mentre si contavano circa 54 milioni di internauti (59 milioni nel 2022). La forza lavoro è ‘abbondante’, giovane e sufficientemente specializzata, in grado di apprendere facilmente.
Nel 2017 il Vietnam ha esportato per 214 miliardi USD (+21%) principalmente tessuti e indumenti, componenti elettronici e smartphone, ma anche frutta e verdura. Le importazioni riguardano in gran parte materie prime e parti di ricambio meccaniche per l’industria manifatturiera e il settore elettrico ed energetico.
Gli italiani esportano nel Paese per il 33% meccanica strumentale, 10% chimica e 7% apparecchi elettrici. Secondo SACE l’export totale, pari a 1,2 miliardi di euro nel 2017 (+12,4%), dovrebbe salire a 1,6 miliardi entro il 2021 (+7,5%).
Per il Fondo Monetario Internazionale lo sviluppo economico passa attraverso le sfide del cambiamento climatico e la scelta di un modello di crescita più sostenibile. Nel 2016 il Vietnam ha ratificato l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra almeno dell’8% entro il 2030.
Il programma del Comitato Nazionale sui Cambiamenti Climatici prevede interventi per ridurre l’uso di carburanti fossili a vantaggio delle energie rinnovabili, incentivare aziende e privati a una crescita ‘verde’ attraverso la tassazione dei carburanti fossili, investire in infrastrutture solide in grado di far fronte a disastri naturali, promuovere la ricerca e sviluppo in fonti di energia e tecnologie ‘pulite’, favorire il passaggio a veicoli a guida autonoma, condivisi ed elettrici, come già avviene a Singapore.
Il Vietnam ha rapporti commerciali con oltre 200 Paesi. E’ membro del WTO e partecipa a 12 accordi di libero scambio (FTA), di cui 6 nella regione ASEAN e con partner principali, come Cina, India, Giappone e Corea.