Cina, PIL record con qualche incertezza
Nel primo trimestre 2021 l’economia cinese è cresciuta del 18,3% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Rispetto all’ultimo trimestre 2020 il PIL trimestrale evidenzia +0,6% a quota USD 3,82 mila miliardi. Dopo la brusca frenata nel primo trimestre dello scorso anno (-6,8%) causata dagli effetti dell’epidemia, la curva delineata dal National Bureau of Statistics (NBS) è infatti tornata a crescere segnando +3,2% nel secondo trimestre, +4,9% nel terzo e +6,5% nell’ultimo trimestre dell’anno.
Secondo l’agenzia Xinhua, nel primo trimestre 2021 sono in positivo anche la produzione industriale (+24,5%) e le vendite al dettaglio (+33,9%). Il totale di import ed export è aumentato del 29,2% su base annua.
Per il China Daily la ripresa dei consumi interni e l’export dovrebbero contribuire ad attestare la crescita all'8,8% a fine 2021, tuttavia l'aumento del prezzo delle materie prime, come petrolio e metalli, potrebbero erodere i profitti delle imprese e complicare la ripresa: a marzo l’indice dei prezzi alla produzione, che misura i prezzi di fabbrica, sarebbe infatti aumentato del 4,4% annuo.
Il governo prevede di superare il 6% di crescita grazie alla creazione di oltre 11 milioni di posti di lavoro urbani, all’espansione della domanda interna e all’investimento nelle infrastrutture digitali, misure annunciate nell’ambito del 14° piano quinquennale per il periodo 2021-2025. Il Fondo Monetario Internazionale prevede nel 2021 una crescita dell'8,4%.
Questi risultati dovrebbero consolidarsi nel corso dell’anno anche se per l’NBS permangono incertezze dovute al diffondersi del Covid-19 a livello globale, alla volatilità della domanda estera e all’evoluzione delle relazioni strategiche.
Nel 2019 l'Italia ha firmato un Memorandum d'intesa con la Cina sulla Belt and Road Initiative (BRI), che ha contribuito a rafforzare gli scambi commerciali tra i due Paesi tanto che lo scorso anno, secondo quanto riportato da Xinhua, la Cina è stata il nono acquirente di prodotti italiani, pari al 3% delle esportazioni totali.
Il trasporto su ferrovia potrebbe essere un’alternativa al costoso trasporto aereo e a quello tradizionale marittimo, più economico ma lento. La tendenza è confermata dalle statistiche: nel 2020 tra Cina ed Europa sono circolati 12.406 treni, in aumento rispetto ai 8.225 dell'anno precedente e quasi il doppio dei 6.363 corse nel 2018. Recentemente è stata inaugurata una linea ferroviaria che collega Wuhan a Milano in circa 21 giorni, ideali per il trasporto di vetture, parti di ricambio e prodotti elettronici.
mc