La Cina traina la ripresa globale
La Cina continua la sua corsa, che per la Banca Mondiale si traduce in una crescita annua dell’8,5%, superiore alle previsioni precedenti.
Nel primo semestre 2021 il commercio estero totale è stato pari a 18,07 trilioni di yuan (+ 27,1%): l’export ha segnato +28,1% (9,85 trilioni) e l’import +25,9% (8,22 trilioni). Rispetto al 2019 tutti i valori sono in crescita a doppia cifra.
In positivo il commercio con l’area ASEAN (+27,8%), l’UE (+26,7%) e gli Stati Uniti (+34,6%). Il commercio con il Giappone ha registrato un aumento del 14,5%, quello con le economie Belt and Road Initiative del 27,5%.
Per la Banca Mondiale, la crescita della Cina influirà sulla ripresa delle regioni dell'Asia orientale e del Pacifico così come sull’economica globale.
Secondo quanto pubblicato dal China Daily, Citigroup ha rivisto le previsioni annue in crescita per la Cina grazie al recupero dei consumi, la ripresa dei servizi e gli investimenti nel manifatturiero. Probabilmente lo slancio si affievolirà nella seconda metà dell’anno mentre l’economia globale dovrebbe accelerare guidando la ripresa del reddito e delle assunzioni: Credit Suisse prevede un aumento dell’8,2% per la Cina, del 6,9% per gli USA e del 4,2% per l’Eurozona.
Per la Bank of China, la Cina chiuderà il 2021 con +8,8%: il PIL passerà dal 18,3% nel primo trimestre al 7,9% nel secondo e al 6,3% nel terzo.
Per Standard Chartered, che contiene la crescita del PIL all'8%, il settore dei servizi non ha ancora raggiunto il tasso di crescita pre-epidemia.