Tailandia, al traino del manifatturiero
L’economia tailandese è in ripresa, con una previsione di crescita del 3% nel 2022 per tornare ai livelli pre-Covid nei primi mesi 2023.
A trainare la ripresa è il settore manifatturiero e l’export (automotive e componentistica, polimeri, prodotti di gomma, prodotti chimici, circuiti elettronici integrati, macchinari e componenti) in concomitanza con alcuni fattori, come la presenza di forza lavoro qualificata, che rendono il Paese un mercato da esplorare.
Entro il 2030 si prevede che il PIL tailandese cresca del 20% generando circa 475.667 posti di lavoro nel periodo 2019-2023.
La Tailandia è inserita nella regione ASEAN, considerata tra le aree mondiali in maggiore crescita. Il mercato ASEAN è quantificato in 2,3 trilioni di dollari e conta circa 634 milioni di abitanti in 10 Paesi, organizzati nella AEC (Comunità Economica Asean) con l’obiettivo di creare un mercato unico attraverso un processo di integrazione economica regionale.
L'adozione dell'ASEAN Vision 2020 nel 1997 mira a fare diventare l'ASEAN una regione altamente competitiva attraverso la libera circolazione di beni, servizi e investimenti, favorendo la circolazione di capitali e uno sviluppo economico equo riducendo la povertà e le disparità socio-economiche.
Si prevede che nel 2030 la regione conti 726 milioni di abitanti con un PIL pari a 6,6 trilioni di dollari.
L’ubicazione geografica della Tailandia la rende un hub naturale per la regione oltre a rappresentare un’area preferenziale per il mercato del corridoio Mekong /CLMVT (Cambogia, Laos, Myanmar, Vietnam, Tailandia).
Nell’area ASEAN la Tailandia è seconda solamente a Singapore in termini di capacità industriale, forte di un mercato locale e collegamenti con il mercato CLMV.
Nel prossimo quinquennio tra le principali tecnologie importanti per il Paese figurano IOT, AI e Blockchain, tendenze accelerate dal Covid-19. Per UOB (United Overseas Bank), obiettivo della Tailandia è traghettare l’economia verso la digitalizzazione.
Per assicurare la competitività futura del Paese viene data priorità alle industrie della cosiddetta S-Curve, tra cui EV, Logistica intelligente, Medicale e industrie Digitali.
Secondo la relazione EU-ASEAN Business Sentiment Report 2021, oltre l’80% delle imprese europee prevede di aumentare i propri investimenti nella regione entro il prossimo quinquennio. E la regione ASEAN è fortemente indirizzata verso l’adozione di un manifatturiero innovativo, formalizzato nel 2019 con la dichiarazione ASEAN sulla Trasformazione Industriale verso Industria 4.0.
Secondo UOB tra i materiali risulta in crescita la richiesta di acciaio, la cui domanda mondiale dovrebbe salire da 1,71 nel 2018 a quasi 1,88 miliardi di tonnellate entro il 2023, trainata dagli investimenti nelle infrastrutture in Paesi come l’India e la regione ASEAN. I settori maggiori consumatori sono edilizia e infrastrutture, costruzione di macchinari industriali, industria automobilistica.
La produzione tailandese di automobili dovrebbe raggiungere i valori pre Covid-19 entro il 2024. Nel biennio 2022-23 il volume delle vendite domestiche di automobili dovrebbe aumentare del 4-6% annuo grazie alla migliore situazione economica pur richiedendo investimenti nella tecnologia produttiva per il passaggio a vetture Euro 6.
Entro il 2028 si stima che in Tailandia circolino oltre 1 milione di auto elettriche, con 23,7% CAGR da veicoli ibridi e 30% (725.000 veicoli) xEV entro il 2030.
Entro il 2025 il 63% dei nuovi veicoli elettrici nel mondo sarà a batteria (BEV), un grande passo avanti rispetto all’attuale quota di mercato dei veicoli ibridi (HEV), tendenza colta prontamente dalla Tailandia.
Foxconn sta espandendo la produzione di veicoli elettrici in Tailandia sia per diversificare la principale attività di assemblaggio di iPhone sia per espandersi in altri Paesi oltre che in Cina. L’accordo, segnalato da Reuters lo scorso giugno, prevede un investimento congiunto con la tailandese PTT per 1,04 miliardi di dollari in veicoli elettrici e loro componenti. Secondo Nikkei Asia, a ottobre 2022 il gruppo taiwanese ha annunciato due prototipi di veicoli elettrici, un pick-up e una berlina crossover sportiva, che saranno messi in produzione in Tailandia, USA e Taiwan nel 2024 senza dunque puntare sulla Cina.
In Tailandia i veicoli in circolazione hanno un’età media di 7 anni, spingendo i proprietari a nuovi acquisti nel medio termine.