Manifatturiero vietnamita, quale futuro?
Il Vietnam si posiziona al 37° posto nel mondo per crescita del PIL (oltre l'8%), superando per la prima volta la soglia dei 400 miliardi di dollari.
La comunità imprenditoriale vietnamita cresce a un ritmo del 30% annuo.
Ma come si presenta il mercato locale? La forza lavoro è inadeguata e le imprese nazionali, che dispongono di risorse limitate, evidenziano una forte dipendenza da investimenti esteri diretti, che hanno alimentato la transizione industriale, e dall’importazione di materie prime. Ne conseguono prodotti nazionali a basso valore aggiunto.
Per il ministero dell’Industria e del commercio (MoIT) è possibile dare maggiore impulso all’economia informando costantemente le imprese locali sulle tecnologie avanzate e facilitando lo sviluppo di grandi imprese.
Secondo quanto pubblicato da Vietnam News (VNS), l'industria siderurgica produce fino a 30 milioni di tonnellate di acciaio all'anno, utilizzato per il 90% nelle costruzioni. La bassa percentuale impiegata dalle altre industrie sarebbe dovuta al fatto che l’acciaio di alta qualità non è facilmente reperibile localmente e deve essere importato.
Per favorire la crescita sostenibile dell'acciaio nazionale, il MoIT dovrà elaborare una strategia per lo sviluppo dell'industria siderurgica entro il 2030, con una visione al 2050. Si auspicano inoltre politiche favorevoli alle industrie consumatrici di acciaio, come l’industria automobilistica, aumentando così la domanda della produzione interna.
manifattu
A febbraio la Camera di commercio e industria (VCCI) ha divulgato un rapporto sull’ambiente imprenditoriale nelle province del sud-est dal quale emerge che nel 2022 HCM City e sei province della regione hanno contribuito per circa il 32% al PIL, per il 40% del nuovo capitale di investimento estero, per il 35% dell’export, per il 37% delle entrate di bilancio e per il 57% dei parchi industriali.
Secondo VNS, a HCM City si contano oltre 500.000 aziende. Ed è proprio qui che verrà creato un gruppo di grandi imprese leader per sostenere lo sviluppo della città.
In quest'area si concentrano importanti infrastrutture, come aeroporti, porti marittimi e valichi di frontiera, oltre a 14.800 fornitori di servizi logistici (il 49,2% delle imprese logistiche dell'intero Paese).
Tuttavia, negli ultimi anni il contributo all’export della regione è diminuito per svariati motivi ostacolando notevolmente la crescita economica del sud-est del Vietnam. In particolare, le infrastrutture di trasporto non hanno tenuto il passo con le esigenze dello sviluppo economico e i progetti previsti per i collegamenti interregionali, come autostrade e tangenziali, sono lenti nell'attuazione.
Altri fattori negativi sono dovuti all’inquinamento, che rallenta lo sviluppo locale, la gestione di pratiche tributarie e i costi delle procedure amministrative.
Il Vietnam è parte della regione ASEAN, considerata tra le aree mondiali in maggiore crescita. Il mercato ASEAN è quantificato in 2,3 trilioni di dollari e conta circa 634 milioni di abitanti in 10 Paesi, organizzati nella AEC (Comunità Economica Asean) con l’obiettivo di creare un mercato unico attraverso un processo di integrazione economica regionale.
L'adozione dell'ASEAN Vision 2020 nel 1997 mira a fare diventare l'ASEAN una regione altamente competitiva attraverso la libera circolazione di beni, servizi e investimenti, favorendo la circolazione di capitali e uno sviluppo economico equo riducendo la povertà e le disparità socio-economiche.
Si prevede che nel 2030 la regione conti 726 milioni di abitanti con un PIL pari a 6,6 trilioni di dollari.
Secondo la relazione EU-ASEAN Business Sentiment Report 2021, oltre l’80% delle imprese europee prevede di aumentare i propri investimenti nella regione entro il prossimo quinquennio. E la regione ASEAN è fortemente indirizzata verso l’adozione di un manifatturiero innovativo, formalizzato nel 2019 con la dichiarazione ASEAN sulla Trasformazione Industriale verso Industria 4.0.