Perché la provincia cinese del Guangdong?
Nel 2018 il PIL cinese è cresciuto del 6,5%, lievemente al di sotto delle previsioni (+6,6%) a causa della guerra commerciale con gli Usa.
Nei primi otto mesi dell’anno la produzione industriale è aumentata del 6,4% rispetto al 2017.
La Cina è anche l’ottavo Paese di destinazione dell’export italiano. Secondo le previsioni SACE Simest il nostro export crescerà mediamente dell’8,8% tra il 2019 e il 2021, quando dovrebbe sfiorare i 20 miliardi di euro.
I piani di sviluppo tecnologico del manifatturiero cinese, orientato all’automazione dei processi produttivi, guardano al Sud della Cina, dove si trova il distretto industriale storico del Guangdong.
Dongguan, al centro della provincia del Guangdong, è una città a livello di prefettura, con amministrazione diretta di 28 città. E’ situata in posizione strategica: sorge lungo il Delta del Fiume delle Perle (PRD), confina con Guangzhou (Canton) a nord, Shenzhen a sud, è vicina a Hong Kong (centro logistico) e Macau, le due regioni cinesi ad amministrazione speciale.
Grazie all’apertura del governo locale e alle riforme introdotte, la città-prefettura si è rapidamente trasformata in un centro manifatturiero globale per poi connotarsi come città ‘ecologica’ e vivibile, grazie anche al clima invernale mite e alla minore percezione dell’inquinamento atmosferico rispetto ad altre metropoli cinesi.
Negli ultimi anni Dongguan è stata nominata Hub del Manifatturiero Cinese, Città di Eccellenza per l’Innovazione, Città Giardino Internazionale, Città Nazionale Civilizzata…
Nel 2017 il PIL di Dongguan ha segnato +8,1% (CNY 758,2 miliardi), superiore alla media cinese.
Perché il manifatturiero? Dongguan ha creato un sistema manifatturiero con oltre 60.000 prodotti di 30 differenti industrie, da quella elettronica ai macchinari elettrici, arredamento, materie chimiche. A Dongguan si contano 740.000 imprese e oltre 80.000 industrie, di cui 5391 di grandi dimensioni.
Nel 2016 un paio di scarpe sportive su dieci, una felpa su cinque, uno smartphone su cinque provenivano da Dongguan, che produceva 331 milioni di cellulari, di cui il 20,5% esportati in tutto il mondo.
Dongguan dista un’ora in auto dall’aeroporto di Guangzhou, di Shenzhen o di Hong Kong, cui è collegata anche con il treno ad alta velocità o il traghetto.
Recentemente è stato ultimato il ponte HZMB che collega Hong Kong-Zhuhai-Macau, realizzato per potenziare ulteriormente le attività e i progetti infrastrutturali nella regione del Fiume delle Perle mentre si lavora per creare un ambiente favorevole alla trasformazione dei cluster industriali esistenti nonché alla crescita di nuove attività industriali.
L’area Guangdong-Hong Kong-Macau è stata inserita nel 13° piano quinquennale nonché nella Vision per il corridoio economico della Silk Road (Via della Seta, BRI) terrestre e marittima con enormi prospettive future.
Nel 2016 nella vicina Shenzhen, sono stati aperti i cantieri per la costruzione del Shenzhen World Exhibition & Convention Center, destinato a diventare il maggiore centro espositivo al mondo, con circa 500.000 mq di superficie espositiva, suddivisa in 18 padiglioni di 20.000 mq ciascuno, e una sala conferenze con capacità di 7500 persone. L’intero quartiere sarà ridisegnato per ospitare un distretto business, numerosi hotel e un complesso commerciale e di intrattenimento.
Le fiere principali? A maggio la storica GIRIE-DMP a Houjie/Dongguan e a novembre la debuttante Greater Bay Area Industrial Expo a Shenzhen.